Pareri del CESE: SBI e fondi
0 commenti 24 Maggio 2012

Sono stati approvati ieri due interessanti pareri del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) che riguardano l’imprenditoria sociale.

Il primo papere è relativo la Social Business Initiative (Iniziativa per l’impreditorialità sociale), la comunicazione della Commissione Europea che vuole riconosce nell’impresa sociale il veicolo per una riforma radicale del modello economico e sociale dello spazio europeo, ispirata al paradigma dell’innovazione sociale.  Il CESE riconosce l’impegno della Commissione nel sostenere il ruolo delle imprese sociali come motori di innovazione, nello sviluppare strumenti per migliorare la visibilità del settore, migliorare l’accesso a finanziamenti, rendere più accessibile l’accesso delle imprese sociali agli appalti pubblici; ricordando però un’auspicabile attenzione affinché si sviluppino quadri nazionali per la crescita e lo sviluppo dell’impresa sociale.

Interessante il parere sui Fondi europei per l’imprenditoria sociale. Da vari mesi la  Commissione ha già presentato una proposta di regolamentazione dello sviluppo di fondi per imprese sociali, che ha come obbiettivo prioritario un migliore accesso ai capitali. Condividendo l’importanza di una regolamentazione, a giudizio del CESE, vi è il rischio che alcuni degli strumenti di equità proposti abbiano un impatto limitato sugli investimenti nelle imprese sociali dal momento che la struttura degli strumenti di investimento presuppone una forma di proprietà che è sovente incompatibile con le forme giuridiche nel cui contesto molte imprese sociali esercitano le loro attività. Per queste forme giuridiche, gli strumenti più appropriati da sviluppare ulteriormente sono piuttosto i prestiti a lungo termine. Inoltre, per accrescere l’impatto di questo tipo di fondi sulle imprese sociali, essi vanno considerati come una componente di una soluzione fondata su capitale ibrido, che costituisce la forma di finanziamento più adatta alle imprese sociali. Il capitale ibrido prevede una combinazione di sovvenzioni, prestiti “pazienti” a lungo termine e altri strumenti la cui sostenibilità e il cui approccio a lungo termine sono assicurati da una partecipazione o garanzia pubblica. Occorre inoltre tenere conto dell’apporto di altre forme di capitale privato come le sovvenzioni e le donazioni.

Il parere sulla SBI è stato presentato da Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarità, che interverrà sabato 26 maggio 2012 in occasione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale organizzato da Iris Network e Socialis a Brescia. Guerini dibatterà con Carlo Borzaga, presidente di Iris Network, e Luca Jahier, rappresentante del CESE, proprio in merito ai temi delle politiche europee per l’impresa sociale.

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