La comunità di una rete: al via #iriscommunity
0 commenti 27 Maggio 2017

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Alle reti tra organizzazioni manca la terra sotto i piedi. La loro efficacia dipende sempre più non solo da capacità di connessione e coordinamento dei nodi, ma dalla proattività nell’alimentare il contesto socio-economico in cui operano. Quel sostrato alimentato da legami fiduciari e culture profonde che, fino ad oggi, era un “capitale fisso” da utilizzare come garanzia per legittimare e sostenere le iniziative di sviluppo, mentre invece oggi è sempre più una risorsa variabile da rigenerare e quindi oggetto di investimento.

Ecco quindi la scelta di Iris Network: investire sulla propria comunità, non partendo da zero ma piuttosto valorizzando persone e organizzazioni che in questi anni hanno avuto modo di partecipare ai luoghi di incontro allestiti dalla rete. Luoghi fisici – il Colloquio scientifico e il Workshop di Riva del Garda –  e digitali: la rivista, il sito, i nostri popolatissimi social network. Con l’aspettativa che la comunità possa alimentare un nuovo sostrato che consenta alla conoscenza scientifica di aumentare il suo impatto, di essere più attivabile nella fase cruciale di implementazione della riforma del terzo settore e dell’impresa sociale.

Ma come fare? Il primo passo è conoscersi meglio, perché una comunità non è altro che un meccanismo di mutuo riconoscimento capace di identificare quegli obiettivi comuni che attivano connessioni e scambi, fondando un’identità non infusa dall’alto ma modellizzata dal basso attraverso capacità di dialogo.

Ecco quindi che la nuova edizione del Rapporto sull’impresa sociale è l’occasione giusta. Approfittando del limbo in cui si trovano le statistiche ufficiali (i dati Istat del nuovo censimento nonprofit saranno disponibili probabilmente in autunno) abbiamo deciso di investire su noi stessi promuovendo un’indagine sulla nostra popolazione (crowd) di imprese e imprenditori sociali che prova a riconoscersi come community.

Sono oltre 600 i soggetti coinvolti in questo processo di community building attraverso una rilevazione condotta a tre livelli:

  • le organizzazioni di impresa sociale che “mettono a terra” beni e servizi di interesse collettivo;
  • i soggetti che supportano lo sviluppo di queste imprese e che ambiscono a infrastrutturare un ecosistema di risorse (consorzi, fondazioni, società di formazione e consulenza, ecc.);
  • le buone pratiche di innovazione presentate nelle ultime edizioni del Workshop e che ambiscono a scalare da cambiamento incrementale a cambiamento sistemico, mutando le organizzazioni e il contesto.

La rilevazione è partita. Partecipare è il primo passo verso #iriscommunity che presenteremo al Workshop 2017. 

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