Impresa sociale e gender gap
0 commenti 7 Dicembre 2017

Sebbene sia ormai accertato il ruolo cruciale delle donne in materia di imprenditorialità, in relazione allo sviluppo di una nazione e alla stabilità sociale, la situazione globale mette in evidenza ancora un persistente gap di genere nelle iniziative imprenditoriali. Secondo il Female Entrepreneurship Index del GEDI (The Global Entrepreneurship and Development Institute), nel 2015 ancora il 61% dei Paesi ha un tasso inferiore al 50% in termini di iniziative imprenditoriali femminili.

L’ambiente di riferimento ha sempre svolto un ruolo centrale nello sviluppo e nella crescita delle iniziative imprenditoriali femminili. Approcciare lo studio dei fenomeni imprenditoriali non può pertanto prescindere dall’analisi del contesto e dall’introduzione di aspetti istituzionali, sociali e culturali.

A partire da queste considerazioni, diversi studi, incentrati principalmente sulle realtà for profit, hanno approfondito la tematica dell’imprenditoria di genere attraverso una “lente multilivello”, sottolineando le interconnessioni tra gli elementi macro e micro. Recentemente l’interesse alla tematica si è esteso anche al settore non profit, come dimostrano numerosi studi e alcuni tentativi di mappatura del fenomeno.

La rivista Impresa Sociale propone un saggio di Francesca Picciaia – ricercatrice dell’Università di Perugia – che contribuisce al dibattito sull’imprenditorialità di genere e terzo settore attraverso un’indagine sulle cooperative sociali italiane [Impresa sociale e gender gap: un’analisi sulle cooperative sociali italiane]. Attraverso un approccio istituzionale e multilivello, lo studio cerca di individuare gli elementi che influenzano la creazione e l’attività di una cooperativa sociale, nonché la relazione tra genere e aspetti di natura organizzativa, strutturale e gestionale.

Buona lettura!

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