La carica dei 500
0 commenti 14 Febbraio 2012

Le notizia è di qualche giorno fa ma merita di essere ripresa e commentata. La School for Social Entrepreneurs inglese ha lanciato un nuovo programma formativo. Si tratta di un progetto quinquennale dove saranno coinvolti cento imprenditori sociali per anno attraverso un lavoro di accompagnamento all’avvio – le ormai mitiche startup – e al consolidamento dei loro progetti imprenditoriali. A tal proposito i beneficiari potranno contare su una dote economica da 4mila a 25mila sterline, grazie all’accordo stipulato dalla scuola con un istituto bancario. Un progetto interessante, se non per i contenuti certamente per l’approccio e il metodo. In Italia, infatti, tendono a prevalere corsi di formazione standard per imprenditori sociali “fatti e finiti”, che già lavorano, spesso da tempo, nel settore e dove quindi si punta, più che sul progetto, sugli “scenari” normativi, economico-sociali e culturali entro i quali queste imprese operano. Completare questa offerta formativa con percorsi come quello inglese rivolti a un diverso target di beneficiari – ad esempio persone giovani che provengono da percorsi di studio e di lavoro diversi dal terzo settore e dai servizi sociali – potrebbe configurare la formazione come una vera e propria politica per l’impresa sociale, non derubricandola a mera funzione di supporto.

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