Workshop: sessione d’apertura
0 commenti 16 Luglio 2011

Chi ben comincia è a metà dell’opera. Forse anche più avanti nel caso del Workshop, perché la sessione d’apertura ha il compito di introdurre i successivi workshops tematici. Compito importante e delicato che, come dicono quelli della pubblicità, dà il “mood” dell’evento. Quest’anno, come si sa, è l’imprenditore sociale al centro dell’attenzione: le competenze, il ruolo, i valori e le culture di riferimento. Un tema rilevante per almeno due ragioni: la prima perché rappresenta un novità per il Workshop, dove di solito si guarda soprattutto alle organizzazioni e alle politiche. La seconda ragione perché si tratta di un tema che riguarda direttamente molti dei partecipanti al Workshop che agiscono in veste di imprenditori sociali o aspirano a esserlo. Per queste, e altre, ragioni in apertura proporremo alcuni dati stimolo riguardanti le imprese e gli imprenditori sociali italiani attraverso infografiche curate dai creativi di The Value Web. Un quadro aggiornato che consentirà di avere il polso della situazione e di aprire la successiva tavola rotonda. Tre le questioni toccate. La prima riguarderà le caratteristiche e le performance delle imprese sociali grazie a dati freschissimi ricavati da una rilevazione curata da Iris Network e che confluirà nel nuovo Rapporto sull’impresa sociale. La seconda approfondirà la qualità e la tenuta delle reti delle imprese sociali in questa fase di crisi grazie a dati, anch’essi inediti, dell’Osservatorio Isnet socio Iris Network. Terza e ultima questione: le competenze degli imprenditori sociali attraverso i risultati di una rilevazione ad hoc compiuta sui partecipanti al Workshop (a proposito, compilate il questionario!). A seguire la tavola rotonda condotta da Carlo Borzaga dove si traccerà l’identikit dell’imprenditore sociale, considerando vecchie e nuove applicazioni. Il conduttore ci ha promesso un position paper. Staremo a vedere. Nel frattempo ci limitiamo a riproporre l’interrogativo da cui prende le mosse la tavola rotonda (e questa edizione del Workshop in generale): l’imprenditore sociale cambia seguendo un percorso incrementale che trova nel campo non profit e in alcuni settori “ad elevata rilevanza sociale” il suo epicentro? Oppure figure emergenti in altri contesti – le imprese for profit e la stessa Pubblica Amministrazione sempre più orientate all’innovazione sociale – delineano un cambio radicale nel modo in cui si intraprende per finalità sociali? Ne discuteremo con vari ospiti, ognuno dei quali, ci auguriamo, potrà arricchire il quadro delle conoscenze e dei punti di vista, stimolando fin da subito la discussione in sala. Interverranno infatti una giornalista de L’Espresso e Il Manifesto, Roberta Carlini, autrice di un libro “L’economia del noi” che sta suscitando un crescente interesse non solo tra gli addetti ai lavori perché si tratta di un reportage sulle diverse espressioni dell’imprenditorialità e dell’impegno sociale, centrato soprattutto sulle forme emergenti, ma con un occhio attento anche alle espressioni più consolidate come la cooperazione sociale. A seguire l’intervento del filosofo – economista, Lorenzo Sacconi, che da tempo si occupa di etica d’impresa all’Università di Trento e attraverso l’associazione di studi EcononEtica, socia di Iris Network. Tra le più recenti iniziative del professor Sacconi, ricordiamo la carta europea per una resposabilità sociale condivisa e un’autentica governance multistakdeholder dell’economia, a vantaggio non solo degli azionisti ma dei cittadini e delle comunità in generale. In chiusura due ricercatori dell’Università Cattolica, Patrizia Cappelletti e Matteo Tarantino, coinvolti in un progetto, Genius Loci, promosso dall’Istituto Sturzo di Roma e che consiste nella creazione di un “archivio della generatività italiana”, un repertorio di esperienze di eccellenza della produzione made in Italy anche per quanto riguarda la creazione di socialità a livello locale. Un altro esempio di imprenditorialità declinata “al sociale”. Non nascondiamo che alcuni nostri interlocutori sono un po’ timorosi che la tavola rotonda vada fuori tema, occupandosi di fenomeni troppo distanti dall’oggetto di interesse. Ma per innovare e crescere bisogna accettare il confronto con esperienze distanti. Magari per scoprire che non sono poi così diverse e soprattutto che sono ricche di stimoli. Se anche voi siete stimolati da questa sfida allora significa che siete gente da Workshop. Programma e iscrizioni nella sezione Iris Files del sito.

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