Imprenditoria sociale: parere del CESE
0 commenti 30 Gennaio 2012

E’ stato pubblicato in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea una parere del CESE (Comitato economico e sociale europeo) sul tema “imprenditoria sociale e impresa sociale”. Questo parere illustrativo, formulato già l’ottobre scorso, intende esaminare le possibili iniziative da adottare per promuovere l’imprenditoria sociale.

Il punto di partenza: l’impresa sociale come elemento chiave del modello sociale europeo. E in questo quadro il CESE sostiene tutte le iniziative della Commissione Europea che si impegnino nello sfruttare al meglio sia il potenziale di crescita dell’impresa sociale che la sua capacità di creare valore sociale.

Alcuni punti:

La definizione. La definizione di impresa sociale varia da stato a stato; sarebbe auspicabile adottare una “descrizione  comune”, basata su una serie di caratteristiche: porsi obbiettivi di carattere “essenzialmente” sociale, operare “prevalentemente” senza fini si lucro, assumere varietà di forme giuridiche e modelli, produrre beni e servizi, essere realtà indipendenti con una dimensione partecipativa e una governance democratica etc.

Le politiche. Le istituzioni dell’UE dovrebbero assicurarsi che le imprese sociali siano incluse nei programmi delle politiche pertinenti su un piano paritario rispetto ad altre forme di impresa.

Gli investimenti. Le imprese sociali dovrebbero favorire di un accesso a capitali e strumenti finanziari mirati; inoltre la Commissione dovrebbe lanciare un’iniziativa volta a confrontare gli approcci in materia di finanziamento pubblico particolarmente appropriati per le imprese sociali.

Sviluppo. Le imprese sociali devono poter accedere a programmi di sostegno concepiti per il loro sviluppo: si sono rilevate efficaci le iniziative a favore delle start up, quali centri servizi che offrono spazi di lavoro, tutoraggio e sostegno. Servono sforzi ulteriori nel campo della formazione, per formare la prossima generazione di imprenditori sociali.

Le forme giuridiche. La Commissione dovrebbe analizzare le varie forme giuridiche che le imprese sociali posso assumere; in alcuni paesi membri le imprese sociali godono di specifiche agevolazioni fiscali che dovrebbero essere condivise per favorire l’elaborazione di norme appropriate.

Osservatorio. Sarebbe auspicabile la nascita di un “osservatorio sull’impresa sociale europea” per raccogliere e diffondere dati, ma anche come strumento per coinvolgere direttamente le imprese sociali in programmi di ricerca, innovazione e sviluppo. Questo per garantire maggiore visibilità all’impresa sociale e riconoscerne lo status di settore di vitale importanza per la società: la Commissione dovrebbe considerare inoltre  la possibilità di introdurre una “etichetta europea impresa sociale” che faccia comprendere e conoscere maggiormente l’importanza di questo tipo d’impresa.

Etc…

Non è escluso che siano presto a disposizione nuove informazioni o un nuovi pareri sull’argomento. Rimanete collegati.

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