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Il Workshop e le “sue” masterclass

Non manca molto, due settimane. Ci avviciniamo a spron battuto all’undicesima edizione del Workshop sull’impresa sociale in programma il 12 e 13 settembre a Riva del Garda. Il programma è già ben strutturato, manca solo qualche dettaglio finale.

Per questa edizione abbiamo pensato di veicolare meglio il format di quelle che sono da sempre le “sessioni parallele”- come in effetti, da un punto di vista logistico, sono – suddividendole in workshop buone prassi, masterclass e panel di discussione.

Qualche accenno sui temi dei workshop buone prassi – gruppi di presentazione / lavoro / discussione sulle segnalazione di interesse giunte e che si configurano come “buone prassi innovative” – lo abbiamo già dato (post precedenti) e ci sarà occasione nei prossimi giorni.

Scegliendo il termine masterclass abbiamo usato, ammettiamolo, un po’ di civetteria e “libera interpretazione”. Masterclass è un format tipico dell’ambito formativo più di taglio artistico-musicale con cui si intende una “lezione” (class) di un esperto di alto livello (master) con l’interazione attiva (perfomativa a volte) del pubblico. Abbiamo poi fatto l’occhiolino al mondo anglosassone, dove il termine si è diffuso anche in ambito convegnistico. Le “nostre” masterclass saranno dei momenti di formazione, discussione, partecipazione su temi di carattere generale: consulenza, formazione, innovazione. E nel nostro caso alterneremo dimensioni più unitarie (un main speaker) a contesti plurimi (più invitati).

Aprirà le danze giovedì 12 settembre alle ore 11.00 Paolo Venturi, direttore di Aiccon, con la masterclass Le società di consulenza corporate per l’impresa sociale. Negli ultimi anni sono cresciuti l’interesse e le iniziative delle grandi società di consulenza per l’impresa sociale. L’impressione è che l’imprenditorialità sociale non sia più percepita come un soggetto utile a re-distribuire, ma un protagonista dello sviluppo e dell’innovazione sociale. Il diverso cambio di prospettiva emerge dalle crescenti iniziative promosse da società di consulenza e da soggetti della finanza; segnali di una strategia che guarda all’impresa sociale come un vero e proprio mercato, orientato ad una crescente domanda privata di beni e servizi ad alto contenuto sociale e relazionale. La sessione vuole condividere la visione, le strategie e l’offerta di servizi delle società di consulenza rispetto all’impresa sociale in Italia con l’intento di promuovere una reale conoscenza e una virtuosa contaminazione. Sono stati invitati a partecipare Fits! Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore, LAMA Development & Cooperation Agency, Fondazione Italiana Accenture, Ernest Young, SocialSeed, KPMG Advisory.

Nella giornata di venerdì 13 alle ore 9.30 il professor Luca Fazzi, dell’Università di Trento, e Paolo Fontana di Euricse cercheranno di fare il punto sulle “meta-competenze” dell’imprenditore sociale, in Think outside the box: apprendimento strategico e innovazione nelle imprese sociali. L’innovazione, che sia di prodotto, di processo, organizzativa, incrementale o radicale, si realizza sempre grazie alle persone che animano le imprese (siano esse imprese sociali oppure no). L’innovazione è il risultato di un apprendimento, ossia un portare “dentro” alla persona contenuti esterni che siano in grado di modificarne azioni, pensieri, visioni o strategie, segnando un momento di rottura tra il prima e il dopo. Come predisporsi a tale apprendimento? Attraverso il controllo di quali variabili è possibile apprendere dall’ambiente esterno e dall’esperienza? Come facilitare il pensiero creativo e come tradurlo in scelte strategiche? La sessione cercherà di dare risposta a questi quesiti, per comprendere quali competenze trasversali e relazionali rendono fertile il terreno all’apprendimento creativo e innovativo. In sintesi: quali strategie la persona può attuare per innovare (e quindi migliorare) la propria capacità manageriale?

A chiusura, sempre venerdì 13 alle 9.30, The Hub Rovereto e Lama Development & Cooperation Agency ci parleranno di Prodotti, servizi, progetti per un mercato dell’innovazione sociale. Quali prodotti per l’innovazione sociale? Come risponde il mercato alla produzione di beni basati sull’innovazione sociale? Quali tecniche di marketing sono necessarie per prodotti innovativi e socio-ambientalmente utili? Quali servizi per l’innovazione sociale? Quali mercati target di questi servizi? Si tratta di un’offerta di nicchia per domanda di nicchia o è parte integrante del sistema produttivo tradizionale? Quale valore aggiunto prodotto sia per il fornitore che per il cliente? Quali progetti per l’impresa sociale: dai bandi MIUR alle Smart Cities, da Bruxelles alle numerose Fondazioni/associazioni, negli ultimi diciotto mesi l’Italia si è riempite di “offerte” di bandi e competition. Quali i risultati? Quali i colli di bottiglia? Utili o droga del mercato?

Che dire? Venite al Workshop. C’è tempo fino a venerdì 6 settembre per iscriversi.