Impresa Sociale 2.0
0 commenti 26 Settembre 2013

Impresa Sociale 2.0: Una Nuova Economia per Produrre Sviluppo e Lavoro, un momento di riflessione e di proposta sulla disciplina italiana dell’impresa sociale, proposto da Vita, Make a Change, in collaborazione con Uman Foundation. L’incontro si terrà a Roma il 3 Ottobre 2013, alle ore 11.00 nella Sala della Mercede presso la Camera dei Deputati.

Moderato da Riccardo Bonacina e Andrea Rapaccini, l’incontro intende presentare le proposte di modifica del testo di legge vigente, davanti ad un qualificato parterre di rappresentanti della politica, del terzo settore e dell’economia.

Sono previsti interventi di:  Michel Barnier (Commissione Europea), Carlo Benaglia (CISL), Luigi Bobba (Deputato), Pellegrino Capaldo (economista), Maurizio Carrara (UniCredit Foundation), Johnny Dotti (Welfare Italia), Giuseppe Guerini (Alleanza Cooperative Italiane, Forum del Terzo settore), Giovanna Melandri (Uman Foundation), Letizia Moratti (San Patrignano), Marco Morganti (Banca Prossima), Roberto Randazzo (Università Bocconi).

Invito

Si prega di confermare entro lunedì 30 Settembre

Ottavia Spaggiari – +39 02 552298381 – spaggiari.external@vitaeurope.org

Carlo Locatelli – +39 02 87387371 – carlo@makeachange.it

Vita

Come ha recentemente sottolineato il Censimento Istat, l’attuale normativa è riuscita a catalizzare solo una piccolissima parte delle imprese sociali che operano in Italia, anche a causa di alcuni limiti del testo di legge vigente di cui si propone una modifica.

L’Europa ci chiede una nuova stagione di policy making. Le previsioni contenute nella “Social Business Initiative” dell’UE riguardano, infatti, la mobilitazione di risorse, sia pubbliche che private, da investire per la crescita di un ecosistema di imprese sociali “in grado di collocarsi al centro dello scenario economico in virtù dell’impatto sociale delle attività svolte e, più in specifico, come veicolo privilegiato di innovazione sociale”.

Tutti i Paesi europei si stanno attrezzando, aprendosi ad una fase di adeguamento normativo, per dar seguito concreto all’invito della Commissione. L’Italia non può rimanere indietro.

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