L’impresa sociale? E’ Srl
0 commenti 6 Dicembre 2013

Proseguono le pubblicazioni del secondo numero della rivista Impresa Sociale. E’ la volta di uno short paper firmato dal prof. Giulio Bonfante, uno dei massimi esperti a livello nazionale di diritto cooperativo e nonprofit. L’oggetto in questo caso è la legge sull’impresa sociale e le recenti proposte di modifica proposte in Parlamento. Bonfante propone un approccio riformista radicale criticando l’impostazione eccessivamente “liberale” della normativa che consente di far assumere la qualifica di impresa sociale ad uno spettro troppo ampio di forme giuridiche privatistiche. In particolare le note più critiche riguardano la possibilità di riconoscere i soggetti associativi come imprese sociali, generando una sorta di snaturamento di questa forma giuridica. All’opposto l’autore critica l’opzione dell’impresa sociale con la veste di società per azioni, considerando aspetti legati ai costi di attivazione e di gestione. Anche le imprese cooperative, secondo Bonfante, non sono particolarmente vocate ad assumere la qualifica, in quanto il principio di mutualismo non si sposa con gli obiettivi di “interesse generale” perseguiti dall’impresa sociale (ad esclusione delle cooperative sociali naturalmente). Rimane quindi la Società a Responsabilità Limitata che per Bonfante rappresenta il miglior “vestito” per l’impresa sociale. Non solo per la flessibilità del suo modello giuridico ma anche perché recenti disposizioni normative ne semplificano la costituzioni e la gestione (le cosidette “Srl semplificate”). Inoltre il decreto che ha istituito le startup innovative ha introdotto la tipologia delle startup innovative “a vocazione sociale” che può rappresentare un ulteriore stimolo per armonizzare e semplificare la normativa sull’impresa sociale rendendola meno nebulosa nelle opzioni e più semplice nel favorire l’avvio di nuove ventures sociali e trasformazioni societarie. Buona lettura…

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