Welfare generativo: fondazioni bancarie per (e con) le comunità
Con una coincidenza di tempi (casuale), ma non di fini, martedì 15 marzo Fondazione Cariplo – il più importante attore filantropico nazionale – e Fondazione Caritro – la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto – propongono entrambe una giornata di presentazione di bandi/progetti a sostegno e promozione del welfare comunitario e generativo.
Fondazione Cariplo presenterà martedì 15 marzo a Milano l’attesa terza edizione del bando Welfare di comunità e innovazione sociale, che mette a disposizione 10 milioni di euro per attori pubblici e privati intenzionati a rinnovare il welfare locale intraprendendo percorsi sfidanti di programmazione territoriale, aperta e partecipata.
La sfida di Fondazione Cariplo è partita nel 2014 dalla convinzione di poter pensare e realizzare, insieme ai territori, un nuovo welfare, che sia in grado di coinvolgere la comunità e di riconnettere le risorse e le forze del territorio per rispondere meglio ai bisogni delle persone e delle famiglie. Un welfare che da istituzionalizzato e centralizzato diventi comunitario e territoriale, da previdenziale e assistenziale si scopra promozionale e generativo, da frammentato e prestazionale sia integrato e ricompositivo di legami e risorse.
Sempre martedì 15 marzo, Fondazione Caritro, in collaborazione con Fondazione Demarchi e l’Assessorato alla Salute e Solidarietà Sociale della Provincia Autonoma di Trento, presenterà a Trento i laboratori di “lavoro partecipato” del progetto Welfare a km zero, un progetto per sostenere una cultura di welfare generativo nella comunità trentina.
A fronte di un aumento del numero di famiglie vulnerabili, un indebolimento dei legami sociali, una diminuzione delle risorse pubbliche locali, puntare su un welfare generativo significa investire in iniziative volte non solo alla risoluzione dei problemi, ma a produrre risorse relazionali (soprattutto) e finanziarie (anche) affinché gli stessi problemi siano affrontabili in futuro con minori investimenti. Il progetto ha terminato una prima fase di ascolto del territorio ed è ora maturo per avviare cinque laboratori di welfare generativo:
- nuove vulnerabilità e nuovo lavoro di comunità;
- luoghi incubatori di comunità;
- facilitazione diffusa;
- fare welfare in montagna;
- la condizione anziana.