Impresa Sociale #10: questi primi 5 anni
0 commenti 23 Aprile 2018

Da pochi giorni è online un nuovo numero della rivista Impresa Sociale: il numero 10, che chiude temporalmente l’anno 2017 e anche un primo quinquennio di attività.

In una fase storica in cui la qualità editoriale (e non solo) si misura in termini di velocità di consegna e di disintermediazione dell’elaborazione dei contenuti, i 10 numeri in 5 anni della rivista rappresentano un traguardo importante, i cui risultati sono analizzati nell’editoriale a cura di Marco Musella e Flaviano Zandonai “L’impatto della rivista nell’ecosistema dell’impresa sociale.

Per quanto riguarda la parte saggistica, il numero si apre con una pregevole riflessione di Frank Moulaert – uno dei massimi studiosi di innovazione sociale context dependent – e i suoi collaboratori Pieter Van der Broeck e Alessandra Manganelli, che nel saggio “Innovazione sociale e sviluppo territoriale” affrontano il ruolo della ricerca come strumento di innovazione sociale in grado di dar vita a inedite modalità di cooperazione tra attori istituzionali e pratiche sociali emergenti; una modalità di cooperazione che ridisegna i processi di generazione della conoscenza, mettendo in discussione ipotesi di indagine e strumentazione metodologica.

Sempre in un’ottica di relazione tra innovazione e territorio, nel saggio “La competitività è maggiore per le imprese coesive: sogno o realtà?“, il professor Giovanni Ferri (Università LUMSA), Marco Pini e Alessandro Rinaldi (Unioncamere) indagano la competitività delle cosiddette “imprese coesive”, ossia aziende legate alle comunità di appartenenza e al territorio in cui operano, che investono nel benessere economico e sociale, nelle competenze e cura dei propri lavoratori, nella sostenibilità, nella qualità e bellezza, e sono radicate nella filiera territoriale.

Il tema dell’innovazione sociale apre anche la serie dei saggi brevi, con un approfondimento su “Le dimensioni dell’innovazione sociale per il design e l’implementazione di politiche pubbliche efficaci”, a cura di Fabrizio Montanari, Stefano Rodighiero (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Fabio Sgaragli, Diego Teloni (Fondazione G. Brodolini), i quali propongono un modello che tenta di sintetizzare le molteplici dimensioni definitorie del concetto di innovazione sociale, nonché offrire un framework interpretativo per l’implementazione di politiche pubbliche dall’elevato impatto sociale.

Nella parte della saggistica breve trovano spazio anche i risultati del Tiresia Social Impact Outlook – nel saggio “Domanda e offerta di capitale per l’impatto sociale” – un’indagine sul mercato della finanza per l’impatto sociale in Italia che ha coinvolto oltre 2.500 realtà italiane del terzo settore e 50 istituzioni finanziarie. E a seguire il contributo “Il contratto di rete come strategia di rigenerazione urbana. Il caso di Piazza Mercato a Napoli” a cura della ricercatrice Melania Verde (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), che affronta il tema della rigenerazione di aree urbane che vertono in condizioni di degrado fisico e socio-economico attraverso la teoria dei giochi.

Il caso studio di Ericka Costa (Università degli Studi di Trento) e Laura Castegnaro (Provincia Autonoma di Trento) – “Stakeholder engagement e impatto sociale nei servizi sociali: la sperimentazione MARAC in Trentino” – propone i risultati di una sperimentazione di misurazione dell’impatto sociale attraverso una metodologia partecipata di stakeholder engagement all’interno dei Servizi Sociali in Trentino. La sezione policy ospita poi un interessante contributo di Guido Cisternino (UBI Banca) su “Gli strumenti finanziari e la finanza sociale alla luce della riforma del terzo settore.

Il numero si chiude con una recensione del volume di Paola De Vivo “L’impresa sociale come istituzione sociale” e un contributo a tutto tondo del professore Enzo Rullani (Università Ca’ Foscari) su “Reti collaborative, commons cognitivi e sense-making: nuovi modi di usare il legame sociale per generare valore”.

Vi auguriamo, come sempre, buona lettura e attendiamo volentieri i vostri commenti e contributi!

Tutte le immagini del numero sono state realizzate da Dale Crosby Close

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