Decreto attuativo sul bilancio sociale: importanti novità
0 commenti 4 Febbraio 2008

 Michele Andreaus, Università degli Studi di Trento

Le recenti linee guida per la redazione del bilancio sociale da parte delle organizzazioni che esercitano l’impresa sociale evidenziano importanti miglioramenti rispetto alle bozze iniziali.
In particolare tali linee tendono a superare l’iniziale distinzione, anche concettuale, tra bilancio d’esercizio e bilancio sociale. Ora vi sono importanti collegamenti, seppur perfettibili, tra rendicontazione economica e rendicontazione extra-economica, ovvero sociale. In tal modo vi sono le potenzialità affinché si possa in prospettiva creare un bilancio integrato, in grado di collegare il dato contabile (economico-finanziario) a quello extracontabile, certamente più vicino alla vera dimensione dell’efficacia dell’impresa sociale.
Pur mancando una definizione di bilancio sociale, ma questo non è certo un male, anzi, il decreto si apre con la prescrizione di indicare i criteri seguiti nella redazione, elemento imprescindibile per dare al documento una connotazione di rendicontazione e non di mera comunicazione o, ancora peggio, di comunicazione volta al rispetto dei vincoli posti dalla legge istitutiva dell’Impresa Sociale.
L’azienda viene inoltre vista innanzitutto nella sua interezza e complessità, evidenziando la sua complessiva valenza sociale. Tale approccio non era evidenziato nelle precedenti bozze, in quanto prevaleva l’attenzione ai singoli progetti. Tale approccio avrebbe potuto indubbiamente migliorare la rendicontazione specifica, che ora non viene rinnegata, ma a scapito di una visione d’insieme che viene ora invece messa al primo posto.
Importante infine la prescrizione di procedere, di fatto, alla costruzione di una mappa degli stakeholder, altro elemento fondamentale per la costruzione di un moderno ed adeguato sistema di rendicontazione sociale ed economica.

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