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0 commenti 24 Giugno 2011

Molte imprese sociali sono alle prese con l’investimento della vita. Dopo anni di gare d’appalto e progetti a corto raggio vogliono diventare proprietarie di servizi “chiavi in mano”: una casa casa di riposo, una struttura per il turismo sociale, un capannone industriale. Oppure comprano casa: una sede per sé e magari anche per altre associazioni che condividono la loro missione comunitaria. Sono tappe importanti, dove le competenze dell’imprenditore sociale sono messe alla prova: ci vogliono visione e strategia per gestire un cambiamento “epocale”; servono molte risorse finanziarie che impegneranno l’impresa sociale per anni; bisogna convincere i soci a capitalizzare; si devono trovare risorse donative: soldi e magari anche uno spazio ceduto in comodato gratuito o a prezzi non di mercato da soggetti che riconoscono, nei fatti, l’orientamento sociale dell’impresa. Tutte attività che, se volete, potrete raccontarci al Workshop del 15 e 16 settembre. Per ora bastano 150 parole. Leggete il nostro manifesto.

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