Le parole del Colloquio: il futuro della ricerca
Silvia Manelli
Il futuro della ricerca sull’impresa sociale è stato l’argomento principe della Tavola Rotonda condotta da
Una tema molto sentito si è rivelato la necessità di rafforzare un approccio di ricerca multidisciplinare che valorizzi il contributo che le scienze economiche, sociali, politiche possono apportare alla tematica dell’impresa sociale; è emersa quindi l’idea di un “ibridation among differente sciences” e di superamento della dicotomia tra scienze sociali e scienze economiche, che, come ha osservato Jack Defourny, fino ad ora ha caratterizzato il panorama della letteratura sulle imprese sociali. E’ emersa inoltre l’importanza della rivalutazione degli studi empirici che si stanno rivelando un tassello importante per il mondo della ricerca attualmente sviluppato soprattutto sull’asse teorico. Ha sottolineato Giulio Ecchia che la presenza di casi studio importanti e robusti permetterebbe di fare passi avanti anche in termini di comparazione tra esperienze di impresa sociale nel mondo oggi caratterizzate da notevoli differenze e difficilmente assimilabili ad un’unica teoria. Si potrebbe ad esempio indagare il legame esistente tra cooperative sociali e imprese sociali, molto forte in Italia ma altrettanto debole nel Regno Unito dove l’efficacia della forma organizzativa non è pienamente valorizzata. Le considerazioni di
Il dibattito non si è soffermato solo su aspetti metodologici, anche i contenuti sono stati al centro delle riflessioni. “Come dare rilevanza ai beni relazionali di cui il mondo delle imprese sociali è così ricco?” usando le parole di Marco Musella e “Come misurare il valore dei beni non misurabili?” come sostenuto da Giulio Ecchia. Non è mancato a tal proposito il riferimento alla recente crisi di fiducia a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi che ha messo in luce come non a tutti i beni è possibile attribuire un prezzo e che spesso proprio questi beni rappresentano delle colonne portanti dell’economia. Essenziale diventa quindi elaborare un costrutto teorico adeguato per valorizzare quei beni che non possono essere oggetto di pure transazioni di mercato. È partito da Marco Musella lo spunto per un approfondimento delle relazioni tra il mondo delle imprese sociali e diversi mercati come il mercato finanziario o il mercato del lavoro e le relazioni con il concetto di responsabilità sociale d’impresa.
Attualmente l’impresa sociale è studiata da un punto di vista soprattutto organizzativo (diversi sono i contributi sulla governance multistakeholder) ed è emersa una riflessione sul momento della creazione di queste imprese, in altre parole: “come creare un’Impresa Sociale?”. Il tema si riconduce direttamente alla questione dell’imprenditorialità non solo individuale, come maggiormente pensata, ma anche collettiva che renderebbe un comunità intera in grado di generare valore sociale continuo, stabile e duraturo.
Il ruolo dei network tra centri di ricerca, ma non solo, è stato enfatizzato principalmente da
Nel complesso è stata condivisa da tutti i presenti la convinzione che allo stato dell’arte siano necessari nuovi indicatori, nuove metodologie e un più adeguato modello teorico in grado di tenere in considerazione in modo chiaro e misurabile l’impatto sociale e la creazione di valore delle imprese sociali anche in considerazione delle diverse modalità di espansione di tali organizzazioni in differenti settori e contesti territoriali.